Cosa vedere
La grotta della Manca
Si apre nella parete della montagna sita nel versante di tramontana o mancuso (da cui il nome) del Riparo del Romito. I saggi di scavo, condotte dal professore Santo Tinè dell‟Università di Genova nel 1963/65, hanno rilevato un deposito limitatissimo costituito da frammenti di ceramiche di tipo appenninico. Uno solo di essi risulta decorato “con banda incisa riempita da fitti punti e formante un meandro semplice” (Tinè). Quest‟unico frammento decorato, associato agli altri non decorati (capeduncole, olle, anse) ha fatto datare il giacimento a un periodo di transizione tra la fase appeninica e quella subappeninica. Il rinvenimento, assieme a quelle delle grotte di Sant‟Angelo III a Cassano allo Jonio e della Madonna a Praia a Mare, permette di includere anche la Calabria Settentrionale nell‟area di espansione della civiltà appenninica. Anche nella Grotta del Romito, nei brevi depositi a ceramiche conservati lungo la parete, sono stati rinvenuti pochissimi frammenti attribuiti alla stessa età.
Cappella di Santa Sofia:
l‟epoca di costruzione è collocabile tra il XII e il XIV secolo mentre gli affreschi
sono di epoca più tarda e risalenti con ogni probabilità, al XIV – XV secolo.
Questa piccola costruzione...
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